The Great Trail e Pacific Crest Trail 2019

Dopo una lunga pausa sono ritornato a percorrere di nuovo lunghi sentieri.

Questa volta ho deciso di uscire dall’Europa e volare in America dove tra i tanti sentieri ne esistono due che ho deciso di unire.

Il “The Great Trail” di cui ho percorso circa 3300km e il “Pacific Crest Trail”  di cui ho percorso 1200km circa.

Ho cominciato dal primo, più precisamente da Tuktoyaktuk che si trova nei Territori del Nordovest, sull’Oceano Artico,  ed ho seguirto il percorso designato fino Edmonton, dove ho deciso di lasciarlo per sfruttare la bella stagione e provare a percorrere il PCT da sud a nord e poi scendere di nuovo fino alla estremità sud.

L’11 marzo 2019 ho preso l’aereo che mi ha portato in Canada e dopo diversi scali ho raggiunto Inuvik, mi sono fermato due notti per organizzare un passaggio fino a Tuktoyaktuk, dove finalmente ho cominciato il mio cammino a piedi con la slitta. La prima parte si è sviluppata in una palude completamente ghiacciata dove ho percorso i primi 150km per ritornare a Inuvik e prendere la Dempster Highway. Già da subito ho avuto la possibilità di incontrare orsi bianchi, orsi grizzly, orsi bruni,  diversi tipi di lupi, renne, alci, linci, ed altri animali di taglia più modesta. Man mano che scendevo ho lasciato le temperature polari della tundra a favore di quelle della taiga, che lasceranno spazio alla vegetazione a anche ad altri tipi di animali come i puma, bisonti americani, linci rosse, linci canadesi e diversi tipi di cervidi.

Tutto il percorso Canadese è pressoché pianeggiante e segue le maggiori vie di comunicazione stradale, mi ero preparato la possibilità di trasformare la slitta in un carretto per quando la neve se ne fosse andata, ma ho subito dovuto applicare le ruote modifiche in quanto è stato un anno poco nevoso e piuttosto caldo.

Diversamente dal The Great Trail che si sviluppa maggiormente su strada, il PCT è un sentiero escursionistico che corre lungo le catene montuose della Sierra Nevada e delle Cascate raggiungendo e superando i 4000m. Per questo tratto non ho portato con me la slitta, a favore di una attrezzatura molto più leggera.

Le mie intenzioni erano quelle di percorrere il Pacific Crest Trail nella modalità “self-supported” nel minor tempo possibile, sperando di riuscire a farlo a tempo di record.

Questo significa che io potevo rifornirmi di acqua, cibo ed eventualmente ricambi di attrezzatura grazie ai servizi che troverò lungo il sentiero o che dovevo raggiungere interamente con le mie forze, non potevo ricevere nessun altro tipo di aiuto pre-organizzato e per nessun motivo sarei potuto salire su un auto o un qualsiasi altro mezzo. Se questo fosse accaduto avrebbe portato all’invalidità del tentativo di record.

Mentre ero in Canada ed i primi caldi estivi cominciavano a regalare giornate più miti, decisi che volevo tentare a percorrere il PCT avanti e indietro, in gergo yo-yo, purtroppo dopo soli 1200km nel deserto californiano cominciai ad accusare dolori al piede ed al ginocchio. Temendo ripercussioni più gravi, decisi di abbandonare il viaggio.

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